domenica 9 febbraio 2014

MANGIARE TROPPO ZUCCHERO PROVOCA DIPENDENZA

Da una ricerca pubblicata su una nota rivista scientifica “American Journal of Clinical Nutrition” si apprendono alcune novità in relazione all’assunzione di alimenti con elevato indice glicemico.
L’indice glicemico (IG) esprime la capacità che un alimento ha di provocare un rapido aumento della glicemia. Due alimenti che contengono la stessa quantità di carboidrati possono differenziarsi in modo sostanzioso proprio in funzione della loro capacità di produrre un differente incremento della glicemia. I carboidrati con elevato IG,  causano un aumento della glicemia più rapido rispetto ai carboidrati con basso IG, come il pane integrale o i cereali, che inducono un aumento più lento. Quando un alimento induce un rapido aumento della glicemia il nostro organismo risponde producendo una elevata quantità di insulina il che provocherà una rapida diminuzione della glicemia stessa; questo calo repentino sarà successivamente causa di un ulteriore desiderio di alimenti dolci. Si instaura così un circolo vizioso che ci porterà a mangiare frequentemente cibi ricchi di zucchero con conseguente aumento di peso e rischi correlati all’insorgenza del diabete. Oggi sappiamo che questo meccanismo non è l’unico responsabile della “dipendenza” da dolci che alcune persone hanno.
I ricercatori che hanno pubblicato l’articolo dal titolo “Effects of dietary glycemic index on brain regions related to reward and craving in men” hanno studiato le risonanze magnetiche del cervello di alcuni pazienti che precedentemente avevano assunto o un pasto ricco di carboidrati ad elevato IG o un pasto simile ma con carboidrati a basso IG. A distanza di quattro ore dal pasto è stato possibile evidenziare una differenza di attivazione di alcuni centri del cervello in corrispondenza del “nucleus acumbens” che è un’area critica del nostro sistema nervoso correlata con le dipendenze da sostanze.
Nei soggetti che avevano assunto il pasto ricco di zuccheri ad alto IG questi centri nervosi erano molto più attivi rispetto a quel che si evidenziava nelle risonanze effettuate dopo i pasti con IG inferiore. Quindi i ricercatori hanno riscontrato a livello cerebrale un meccanismo simile, per quanto riguarda i pasti ad alto IG, a quello che si instaura nelle persone che fanno uso di sostanze stupefacenti le quali sono indotte, con un meccanismo di dipendenza fisico e/o psicologico, ad abusarne ulteriormente.
Il desiderio irrefrenabile di mangiare dolci, gelati o di bere bevande zuccherine (specialmente se gasate poiché in questo caso l’assorbimento degli zuccheri è ancor più rapido) anche dopo poche ore dalla precedente “dose” non dipende dalla propria golosità ma da un meccanismo più complesso che riguarda l’equilibrio glicemico affiancato ad una sorta di dipendenza psico-fisica che può causare blande crisi d’astinenza. Spesso non siamo noi che scegliamo cosa mangiare ma è il cibo che ci sceglie.

Da: http://dietologia.blog.tiscali.it/2013/06/28/quando-lo-sgarro-alimentare-crea-dipendenza/

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