domenica 23 febbraio 2014

LE CELLULE STAMINALI

Le cellule staminali sono cellule ancora indifferenziate, che possono "trasformarsi" in cellule di vari organi o tessuti. La scienza medica le sta utilizzando in modo sempre più massiccio per curare patologie e ricostruire tessuti.


Le nuove frontiere della medicina puntano moltissimo sulle cellule staminali, che potrebbero effettivamente rappresentare, in un prossimo futuro, l'arma più preziosa contro malattie oggi incurabili come il Parkinson e l'Alzheimer, ma anche contro altri tipi di patolgoie, tra cui i tumori e molte malattie rare genetiche.
Ma esattamente, di che tipo di cellule si tratta, dove si trovano e come possono essere utilizzate (a norma di legge)? 
Intanto, partiamo dalla definizione: le cellule staminali sono delle cellule indifferenziate, in grado, cioè, di trasformarsi in cellule di diversi tessuti o organi. A loro volta, esse di distinguono in:

Totipotenti: in grado di diventare parte di qualunque tessuto organico
Pluripotenti: possono trasformarsi in cellule di molti organi o tessuti (ma non tutti)
Unipotenti: possono diventare cellule di un solo tipo

Le cellule staminali possono essere inoltre classificate in base alla provenienza: 

Embrionali
Fetali
Cordonali e placentari
Adulte

Si trovano nell’embrione allo stadio di blastocisti (5-7 giorni dopo la fecondazione dell’ovulo) e possono essere prelevate, coltivate in vitro e mantenute come linee cellulari indifferenziate e specializzate. Sono state isolate per la prima volta nel topo nel 1981 e successivamente, nel 1989, nell’uomo ma il loro utilizzo in medicina come terapia di gravi malattie è ancora limitato.
La limitazione è dovuta alla difficoltà di trasformare le cellule embrionali in cellule specializzate e alla ancora scarsa conoscenza dei processi che sottointendono al passaggio da staminale a differenziata. Esiste infatti il rischio che tali cellule replicandosi in maniera incontrollata possano diventare cancerogene formando teratomi.
Nel 2009 l’FDA (Food and Drug Administration) ha autorizzato la Geron Corporation, un’azienda statunitense specializzata in biotecnologie, all’avvio della prima sperimentazione clinica al mondo basata su cellule staminali embrionali in pazienti affetti da lesione spinale acuta, nel 2010 sono partiti inoltre i primi trial per la rigenerazione della retina dell’occhio. I risultati di queste prime sperimentazioni sono attesi con impazienza per capire se e come procedere per i trattamenti di altre patologie.


Sono estratte da feti tra la decima settimana di gestazione fino alla nascita. Hanno le proprietà delle cellule staminali adulte con il vantaggio di avere maggiori capacità differenziative.
In Italia l’Istituto Superiore di Sanità ha autorizzato nel 2012 la prima sperimentazione clinica in fase I per l’utilizzo di cellule staminali cerebrali derivate da feto abortito per il trattamento della Sclerosi Laterali Amiotrofica.


Cellule staminali residue del sangue e della placenta che hanno la capacità di dare origine a tutte le cellule del sangue. Possono essere facilmente conservate tramite congelamento in banche specializzate e utilizzate sia per uso autologo sia eterologo.
Sono utilizzate per curare diverse malattie del sangue in particolar modo per le leucemie.


Le cellule staminali mesenchimali hanno origine dal mesoderma, il foglietto embrionale della blastocisti tra ectoderma e endoderma. Questo foglietto genera linee tessutali per lo più connettivali: a differenza delle cellule staminali embrionali, fetali o della placenta, questo tipo cellulare, essendo in una fase adulta, non è totipotente (ossia generatore di tutte le linee cellulari del corpo) ma pluri/multipotente, ossia può solo generare tipi di cellule connettivali e non altri tessuti di diversa derivazione embrionale (come neuroni od epiteli). Studi recenti hanno dimostrato possibilità di indurre queste cellule a differenziarsi non solo  nelle cellule del tessuto di origine, ma anche in altri  tessuti; quindi cellule staminali emopoietiche possono differenziarsi in neuroni, fibre muscolari ecc. Gli organi/ tessuti che possono fornire staminali adulte sono: pelle, tessuto muscolare, tessuto epatico, midollo osseo, tessuto nervoso.
La trans differenziazione potrà in futuro essere la chiave per curare malattie degenerative, oggi incurabili.

Puoi vedere anche questo filmato (  in inglese, ma facile ) e l'intervista ad Elena Cattaneo, coordinatrice del laboratorio UniStem, centro di ricerca specializzato sulle cellule staminali, dell’Università di Milano, 

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