sabato 1 febbraio 2014

I NATIVI DIGITALI E LA TRASMISSIONE DEL SAPERE

Questo video chiarisce come potrebbe  funzionare una classe digitale. I ragazzi che qui vedete frequentano una media superiore, tuttavia alcune classi di scuola media inferiore e scuola primaria già  utilizzano anch'esse, in parte, questo nuovo modo di apprendimento.
Ci sono luci ed ombre, il confronto e la discussione sono aperti, il video vuol essere uno spunto di riflessione e occasione di approfondimento.
Avrete anche sentito parlare di nativi digitali, ma chi sono costoro??
Esistono almeno due generazioni che in modi differenti rientrano nell’era digitale largamente intesa, comprese nella fascia anagrafica under quaranta.
La prima, quella che potremmo definire “dei padri” è quella che ha dato impulso al mondo dei personal computer, portando macchine di uso professionale e tecnico a diventare elettrodomestici di diffusione e uso comune. E sono stati i primi a immaginare un mondo di sviluppo e scambio di contenuti.
Figlia di quella generazione, anche anagraficamente, è la generazione under venti. E sono i giovani cresciuti con un pc in  casa, a prezzi estremamente contenuti e abbordabili, che hanno avuto connessioni in rete sempre più veloci e affidabili, e sono nati già con un cellulare per famiglia. Semmai oggi possiamo intravvedere una terza generazione digitale, che è quella di giovanissimi che sono nati nell’era di smartphone e tablet con tecnologia wireless e touch e in un web decisamente dominato dai social network. E per chi si occupa in maniera professionale di rete e di comunicazione, questa non è una semplice evoluzione, ma costituisce un vero e proprio “nuovo mondo”, soprattutto nelle relazioni. tra individui.

           

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