martedì 30 dicembre 2014

RISOLVERE UN'EQUAZIONE IN MODO INTERATTIVO






http://lnx.sinapsi.org/wordpress/2014/12/30/impara-a-risolvere-le-equazioni-di-primo-grado/


Altre risorse:

http://cellulenumeriealtro.blogspot.it/2013/01/risolvere-equazioni-di-primo-grado.html

http://cellulenumeriealtro.blogspot.it/2014/01/il-problema-del-mattone.

/http://lnx.sinapsi.org/wordpress/2009/02/05/risolvere-equazioni-tutorial-video-ed-esercizio-interattivo/

LA TERRA DALLA ISS, BELLISSIMO VIDEO

 Alexander Gerst, astronauta tedesco,  il 10 novembre scorso ha  terminato  la sua permanenza sulla ISS e fa fatto  ritorno a casa insieme ai compagni dell' Expedition 41. Nei suoi mesi di permanenza sulla ISS ci ha regalato spettacolari ritratti del nostro pianeta fotografato dalla Cupola.
Inoltre ha fatto un bellissimo video timelapse  di 6 minuti combinando le 12500 immagini da lui riprese sulla stazione spaziale. Buona visione!

                       



lunedì 29 dicembre 2014

LO SCIOGLIMENTO DEI GHIACCIAI DELLA GROENLANDIA E LA SCOPERTA DEL CANYON

Allarme dai ghiacciai della Groenlandia: lo scioglimento è più rapido del previsto. A lanciare l'allarme è un gruppo di scienziati che ha usato dati forniti dalla Nasa.
"Per la prima volta abbiamo un quadro completo di come i ghiacciai della Groenlandia siano cambiati nell'ultimo decennio", ha spiegato Beata Csatho, geologa all'università di Buffalo, che ha guidato lo studio.
Nel compilare la ricerca gli scienziati hanno usato dati satellitari raccolti da oltre 100 mila luoghi lungo la Groenlandia durante un arco di tempo tra il 1993 e il 2012. I ghiacciai sono stati divisi in sette macrogruppi a seconda del loro movimento nel periodo considerato. E' stato scoperto che gli standard finora considerati nel misurare la loro velocita' di scioglimento hanno indicato stime inferiori rispetto alla reale velocita', che e' purtroppo superiore.
La conclusione degli esperti e' stata quindi che la Groenlandia potrebbe perdere ghiaccio molto piu' rapidamente di quanto si pensasse.
Negli ultimi anni, il riscaldamento climatico ha determinato uno spostamento verso nord delle correnti marine più calde e di conseguenza un'accelerazione del processo di fusione della coltre glaciale. I modelli elaborati in passato prevedevano che la fusione si sarebbe arrestata una volta che i ghiacciai si fossero ritirati fino a una quota più elevata.
Questi modelli si sono dimostrati sbagliati: i ghiacciai della Groenlandia probabilmente si stanno ritirando sempre più velocemente e a partire da punti molto più interni rispetto a quanto ritenuto finora.
La calotta glaciale della Groenlandia copre una superficie cinque volte superiore allo stato di New York e del Kansas messi assieme e se si dovesse sciogliere completamente il livello degli oceani potrebbe innalzarsi al punto da causare danni enormi alle zone costiere dalla Florida al Bangladesh.

                          

Inoltre, sempre utilizzando dati raccolti da aerei della Nasa che studiavano la coltre di ghiaccio che copre la Groenlandia, ricercatori inglesi, italiani e tedeschi hanno scoperto nel 2013 un gigantesco canyon fino ad oggi del tutto sconosciuto, formatosi da un fiume che percorreva una valle lunga 750-800 km e in alcuni punti la vallata scavata dal fiume è profonda anche 800 metri. Esso potrebbe avere un ruolo importante nel trasportare in mare l’acqua subglaciale che si forma dallo scioglimento dei ghiacci e ci dice che  la Groenlandia una volta era un-isola verde.

                         


LE PIU' FAMOSE BUFALE DEL 2014

L'INFEZIONE DA SHAMPOO - Nel corso dell'estate su  molte bacheche su Facebook abbiamo visto un'immagine disgustosa che mostrava, secondo quanto raccontato, un orribile sfogo cutaneo causato da una certa marca di shampoo. si trattava  di un fotomontaggio nel quale un fiore di loto era stato "incollato" sull'immagine di un uomo ripreso di spalle. Speriamo che questa bufala non torni a circolare anche nel 2015.



L'ASSASSINO DI TRICERATOPI - A luglio di quest'anno l'umorista ed attore statunitense Jay Branscomb ha pubblicato una foto del regista Steven Spielberg seduto di fronte ad un triceratopo animatronic utilizzato per la realizzazione di Jurassic Park. Supponendo che il fatto che i dinosauri siano estinti non sia un mistero per nessuno, Branscomb ha voluto scherzosamente aggiungere questa didascalia all'immagine: "Foto vergognosa che ritrae un cacciatore felicemente in posa con un triceratopo che ha appena ucciso. Per favore, condividete affinché il mondo possa dare un nome a quest'uomo spregevole e coprirlo di vergogna".
Incredibilmente sono stati moltissimi quelli hanno preso sul serio l'appello, ricoprendo ovviamente di insulti il pluri-premiato regista statunitense.


LA LETTERA DI EINSTEIN ALLA FIGLIA - Sono stati in tanti a commuoversi quando ad ottobre la condivisione selvaggia ha portato su milioni di bacheche Facebook una toccante lettera scritta da Einstein per la figlia Lieserl, con un messaggio che la invita a considerare l'amore come la forza più importante dell'universo. Si tratta di un falso perchè Lieserl Einstein, nata dall'unione tra il fisico tedesco e la sua prima moglie, Mileva Maric, è probabilmente morta nel 1903. Nella lettera si fa riferimento alla teoria della relatività che  Einstein espose nel 1905 e nel  1916.

"SU MARTE C'È VITA E NON CE LO DICONO!" - Sin dal suo arrivo su Marte circa due anni e mezzo fa, il rover Curiosity ha affascinato milioni di persone sulla Terra con le straordinarie immagini del Pianeta Rosso.
Non tutti sanno però che su Marte si trova anche un altro rover, Opportunity, che all'inizio di quest'anno ha inviato due foto che hanno lasciato a bocca aperta gli stessi scienziati della NASA: la seconda immagine mostra infatti una roccia, con una forma simile a quella di una ciambella, che nel primo scatto non era lì.
Il "mistero" fu risolto nel giro di pochi giorni: si trattava di un pezzo di una roccia più grande, spezzata e spostata da una delle ruote di Opportunity. Una spiegazione ritenuta evidentemente poco plausibile da Rwan Joseph, statunitense, dottore in neurologia ed autoproclamatosi astrobiologo: secondo lui l'oggetto nella foto non sarebbe affatto una roccia, bensì un fungo, e di conseguenza dimostrerebbe l'esistenza della vita su Marte.


LA COMETA DI ROSETTA È UN UFO - Nel 2014 lo spazio è stato al centro di varie bufale e teorie che potremmo con un eufemismo definire "astruse". Una di queste riguarda proprio quella che è stata senza dubbio una delle iniziative scientifiche più importanti dell'anno, se non la più importante in assoluto: lo sbarco sulla cometa 67P del lander Philae, sganciato dalla sonda Rosetta dell'Agenzia spaziale europea (ESA).
Secondo una teoria rilanciata da alcuni siti pseudo-scientifici la cometa sarebbe in realtà un'enorme navicella aliena. Questa bizzarra tesi si basa su alcune foto inviate da Rosetta, e su una mail che sarebbe stata scritta da una presunta "gola profonda" dell'ESA: una persona che afferma di avere un ruolo di rilievo all'interno dell'agenzia spaziale sostiene che circa 20 anni fa la NASA avrebbe rilevato dei segnali radio provenienti dalla cometa. Ciò che non viene spiegato nella mail è lo strano motivo per il quale la NASA avrebbe dovuto rinunciare ad organizzare una missione per conto proprio, delegando questo importante compito ai colleghi europei. Non che ce ne fosse bisogno, ma questo ed altri aspetti della mail portano inevitabilmente a concludere che si tratti di un falso, e neanche tanto ben congegnato.


SCIE CHIMICHE SU BRUXELLES - Altro intramontabile classico dei complottisti di tutto il mondo è la bufala delle scie chimiche. Per chi non lo sapesse, si tratta di una teoria secondo la quale le scie di condensazione lasciate dagli aerei sarebbero in realtà composte da pericolose sostanze chimiche, rilasciate nell'aria con scopi che, a seconda della campana alla quale si vuole prestare ascolto, vanno dal controllo climatico alla diffusione di virus, dallo spargimento di vaccini al miglioramento delle comunicazioni.
A settembre di quest'anno l'europarlamentare del Movimento 5 Stelle Marco Zullo avrebbe accettato di portare questo annoso "problema" fino a Bruxelles. "È un dato di fatto che i livelli di inquinamento sono aumentati e, per tutelare i cittadini, va capita la correlazione che esiste tra questi dati ed eventuali sperimentazioni", avrebbe dicharato l'europarlamentare, secondo quanto riportato dal Messaggero Veneto.
Poco più di un mese dopo la Commissione rispose, spiegando di non essere a conoscenza di "una qualsiasi prova che confermi queste affermazioni (...), di una qualsiasi prova che metodi di questo tipo siano utilizzati in Europa (...), di una qualsiasi prova che suggerisca che ci sia una qualsiasi ragione per prendere provvedimenti". Di certo, non si è trattato della risposta più sorprendente mai data da Bruxelles.


I VACCINI CAUSANO L'AUTISMO, COSÌ È DECISO, L'UDIENZA È TOLTA - Il primo posto di questa "Top 10" delle bufale del 2014 spetta di diritto ad un altro tormentone complottista, che in questo caso ha l'aggravante di essere stato supportato dalla sentenza di un tribunale italiano: la correlazione tra vaccini ed autismo.
Lo stupore nasce dal fatto che, nonostante moltissime ricerche in merito, non esista un solo studio che abbia suggerito la possibile esistenza anche soltanto di una correlazione tra vaccini ed autismo, figuriamoci di un "nesso causale". Anzi, a dire la verità uno studio in questo senso è esistito: si tratta dell'ormai famigerata ricerca del 1998 di Andrew Wakefield.
Peccato che negli anni successivi siano stati scoperti pesantissimi conflitti d'interesse per il medico britannico, così come fu svelato che la ricerca conteneva numerosi dati falsificati. Non solo: l'intero studio era stato condotto con metodi poco etici. Tutto questo portò al ritiro della ricerca da parte della rivista che l'aveva pubblicata, ed alla radiazione di Wakefield dall'albo dei medici britannici.


domenica 14 dicembre 2014

GLI EFFETTI TRAGICI DELLE DROGHE

                       

Un kiwi assaggia un’invitante sostanza gialla. Lo fa stare benissimo. Nuggets è un video dello studio Filmbilder che racconta a disegni animati i vari stadi della dipendenza da droghe. All’inizio i cicli di piacere sono lunghi e intensi, “l’atterraggio” è indolore e il resto del mondo sembra normale: il kiwi corre verso gli altri globuli di sostanza gialla. I cicli di piacere si fanno poi sempre più brevi e meno intensi, l’atterraggio diventa doloroso e lascia segni sul corpo, e il resto del mondo diventa grigio e poi nero, la corsa verso la sostanza gialla diventa meno affrettata ma inevitabile.


Assunzione di droghe e conseguenze:

TOLLERANZA: Fenomeno per cui l'individuo consumatore deve aumentare progressivamente la dose per ottenere lo stesso effetto.
DIPENDENZA: Stato psicofisico caratterizzato dal desiderio compulsivo della sostanza ottenendo una subordinazione alla droga che rende impossibile sospenderne l'assunzione. La necessità di assumere la droga diventa prioritaria ripetto a tutto il resto.
ASSUEFAZIONE: Stato per cui l'organismo è adattato alla presenza di droga e pertanto la consuma ripetitivamente ad intervalli più o meno ravvicinati.

   
Dipendenza Psichica: situazione nella quale una droga produce una sensazione di benessere ed una spinta incontrollabile a consumarla in maniera periodica o continua, al fine di ottenere un piacere o di impedire sensazioni spiacevoli.
   
 Dipendenza Fisica: stato che si manifesta con la comparsa di disturbi fisici violenti quando l'auto-somministrazione è interrotta. Lo scopo del drogato è perciò quello di riprodurre sempre gli stessi effetti e allo stesso tempo di sfuggire alla spiacevole sensazione della mancanza di droga.

SCIENZA CONTRO PSEUDOSCIENZA



In internet si legge di tutto e di più, tutto il contrario di tutto. Questo genera un caos di informazioni fra cui è spesso difficile distinguere quali siano veramente attendibili e quali no. Il problema è che questa confusione può risultare molto dannosa, soprattutto quando si parla di Scienza Medica, e quindi della salute delle persone. Se poi a questa disinformazione si aggiungono anche alcune discutibili sentenze di tribunali, ci si trova veramente nel caos più totale.
Ma come si fa a distinguere una notizia seria da una baggianata? A chi si deve  credere quando trovo due tesi completamente opposte? C’è un modo per capire quale sia la fonte più attendibile?


Ecco quindi in tabella una mini-guida per distinguere la Scienza (vera) dalle pseudoscienze.


L'aspetto più critico  è quello della citazione delle fonti. Spesso infatti vengono citate fonti scientifiche anche per sostenere tesi che con la scienza hanno ben poco a che fare. In questi casi un lettore poco attento potrebbe effettivamente essere portato a credere alla tesi pseudoscientifica, ma in realtà spesso gli studi citati a scopo pseudoscientifico hanno una di queste caratteristiche:


  • Lo studio citato è vecchio di qualche decina di anni, che considerando la velocità con cui progredisce la scienza equivale a un’età di diversi anni luce

  • Vengono citati case reports, cioè delle pubblicazioni di casi estremamente rari che hanno lo scopo di avvisare il mondo scientifico della possibilità che possa verificarsi un certo evento, ma che non hanno nessuna valenza dal punto di vista statistico



  • E’ uno studio che è stato ampiamente smentito da ricerche successive. Questo è possibile perchè purtroppo in ogni studio sono presenti dei fattori confondenti che possono alterare il risultato, anche se magari è condotto in maniera metodologicamente ineccepibile. E’ per questo che prima di poter affermare che qualcosa sia vero sono sempre necessari degli studi di conferma, ed è sempre per questo motivo che esistono le Reviews  (revisioni di tutti gli studi scientifici su un determinato argomento, tenendo conto della qualità degli studi) e le Metanalisi (analisi statistiche che mettono insieme diversi studi scientifici).


Quanti bei pasticci, da "Stamina", alle diete antitumore !


  • E’ uno studio metodologicamente debole: non sono precisati i metodi, il campione ha una numerosità bassa, manca l’inferenza statistica (tradotto significa che non è possibile escludere che i risultati dello studio siano dovuti al caso) ecc…

  • Sono citati studi non attinenti all’argomento, oppure addirittura sono riportate delle conclusioni opposte a quelle dell’articolo originale!

E adesso un esempio per  rendervi conto di fino a che punto arrivino i sostenitori delle pseudoscienze:

In questo link trovate un lunghissimo articolo che spiega alla fine come i vaccini causino l’autismo, basandosi su una ricerca che viene citata più volte. Se però si va a leggere l’articolo originale (il full-text è a pagamento e non posso linkarlo per motivi di copyright) la parola “vaccini” o simili non compare nemmeno una volta.

Questo invece è un esempio in cui viene citato uno studio metodologicamente poco valido (manca completamente la fase di inferenza statistica, i metodi sono riportati in modo approssimativo, e pertanto risulta non ripetibile e non riproducibile). Inoltre la conclusione dell’articolo originale è sostanzialmente opposta a quella riportata dallo “pseudoscienziato”

Esempio in cui le conclusioni riportate sono esattamente opposte a quelle dell’articolo originale

Altro esempio (ebbene sì, il campo dei vaccini è uno di quelli in cui la disinformazione è più diffusa) di studio in cui manca completamente l’inferenza statistica (come sopra accennato significa che non è possibile escludere che i risultati dello studio siano dovuti al caso. Probabilmente non è stata fatta perchè non risultava niente di statisticamente significativo), i dati sono stati raccolti con metodo soggettivo (intervista ai genitori, non diagnosi medica o strumentale), non sono specificati i tipi di vaccini, e la numerosità del campione è bassa.
Esempi come questi ce ne sono purtroppo a centinaia.

Un’ ultima precisazione: tutti gli articoli seri in ambito medico/biologico si trovano indicizzati su PubMed, la principale banca dati in ambito medico. Diffidate quindi di qualsiasi fonte/articolo che non si trovi in PubMed, perchè si tratta di solito di studi poco attendibili che vengono pubblicati da ciarlatani con l’unico scopo di vendere il proprio libro o il proprio prodotto alternativo.

 da : http://meditamed.altervista.org/scienza-vs-pseudoscienza/


BELLISSIMO, LA VITA SEGRETA DEL PLANCTON

                         

Il plancton (da un termine greco che significa vagabondo) è costituito dagli esseri che vivono sospesi nell'acqua, senza sapersi spostare, ma compiendo al massimo piccoli muovimenti. Vi si possono trovare batteri, alghe unicellulari, isolate o riunite in colonie, protozoi, rotiferi e piccoli crostacei.
Il plancton marino è composto anche da piccole meduse, anellidi, molluschi e forme larvali di animali che allo stadio adulto non fanno parte del plancton.
I pesci ad esempio, che sanno muoversi autonomamente rispetto alle correnti, non fanno parte del plancton, ma del necton. E gli organismi che vivono sui fondali costituiscono il benthos.
Il plancton si divide in zooplancton (componente animale) e fitoplancton (componente vegetale); quest'ultimo è alla base della catena alimentare marina e da esso parte il ciclo annuale del plancton.
Le fioriture di plancton che si osservano ogni anno nel nord dell’Atlantico sono dovute al mescolarsi delle acque profonde in inverno. Il riscaldamento dei mari però potrebbe diminuire questo movimento di acque, e con questo mettere a repentaglio la formazione di grandi stock di fitoplancton (e di qui la disponibilità di cibo per i suoi predatori). Inoltre le  attività umane, come le fuoriuscite di petrolio e l'inquinamento, possono avere effetti dannosi sull’ acqua in cui vive il plancton, rallentandone la crescita e la  riproduzione e provocando, di conseguenza,  un assottigliamento dello strato di ozono con cambiamenti nella quantità di luce solare disponibile per la corretta fotosintesi.

COME NASCE UN FIOCCO DI NEVE

                       
Con l'inverno ormai alle porte, guardiamo questo splendido video di Vyacheslav Ivanov, che ci racconta come si forma un fiocco di neve.

                         

Realizzato con la tecnica fotografica del time-lapse, attraverso l'uso di immagini al microscopio Vyacheslav Ivanov ci mostra di quanta poesia e matematica  sia fatta la Natura.
I fiocchi partono tutti da una forma “base”, un cristallo esagonale di ghiaccio, da cui progressivamente spuntano “rametti” e altre strutture. Eccone anche una collezione realizzata da Kenneth Libbrecht, fisico del California Institute of Technology. Cliccare sull' immagine.



domenica 7 dicembre 2014

LE MEDUSE.....POCO CONOSCIUTE E SOTTOVALUTATE

In seconda (o in prima) media si studia la zoologia; tra i vari phyla c'è anche quello dei Celenterati e tra questi, le meduse.
"Il  libro di Scienze" ci dice poche cose: celenteron, tentacoli, simmetria centrale, cnidoblasti, alimentazione più o meno carnivora, la loro riproduzione alternata:  sessuata (nello stadio da medusa) e asessuata  (nello stadio da polipo).
Fine.
Cercando in giro nel web e in qualche libro si scoprono altre cosette:
• Intanto molte meduse hanno gli occhi....  occhi  molto molto piccoli e di diverso tipo. Occhi per vedere grandi oggetti nell'acqua e altri occhi per vedere solo la luce e la sua provenienza, per orientarsi nel "nuoto".
• Le Cubomeduse hanno un ombrello più quadrato che circolare e sono dotate di un vero apparato visivo, formato da 24 occhi di vario tipo, capaci di registrare una immagine molto sfuocata (tanto non c'è un cervello per elaborarla...) ma quanto basta per dirigersi attivamente
• La Tripedalia cystophora (una cubomedusa grande appena un centimetro) ha anche quattro occhi superiori fatti   per vedere cosa c'è fuori dell'acqua.... in pratica vedono la chioma degli alberi lungo la costa (Mangrovie)  e si orienta per dirigersi verso i punti più luminosi.

Tripedalia cystophora 


• Anche un'altra cubomedusa è una predatrice dotata di occhi: Chironex fleckeriLe dimensioni dell'ombrello non sono straordinarie, corrispondono più o meno a quelle di un pallone da calcio, ma i sessanta tentacoli, che durante la caccia si allungano fino a 3m, sono ovviamente ricoperti da cnidoblasti che contengono complessivamente tanto veleno da uccidere una cinquantina di persone.

Chironex fleckeri

Invece, quando la medusa nuota, i tentacoli si accorciano. Queste tre funzioni (guardare, decidere di nuotare e decidere di cacciare) secondo il nostro modo di vedere necessiterebbero di un centro nervoso, che però nelle meduse non esiste..... esiste solo un nervo interno all'ombrello e uno esterno, che in qualche modo (?) riescono a svolgere queste funzioni.  
  • La medusa Turritopsis nutricula è potenzialmente immortale, anzi col passare del tempo è in grado di ringiovanire sempre di più, tornando allo stadio di polipo, fino a ricominciare un nuovo ciclo di vita. Questo processo di ringiovanimento sembra essere innescato da forti fattori ambientali negativi. 


Turritopsis nutricula 

• L'ombrello della Cyanea capillata, diffusa nei mari  temperati e  intorno all'artico può arrivare ai 2,5 m di diametro, mentre i tentacoli sono molto più lunghi.  

Cyanea capillata

• Pelagia noctiluca é una piccola e quasi banale medusa, diffusa nel Mediterraneo, nell'Atlantico e nei mari temperati, si avvicina alle coste in autunno e in primavera... normalmente urticante, ma certamente non mortale. La cosa speciale è il "noctiluca": viene definita iridescente; in parole povere emette luce, che diventa visibile di notte. Come le lucciole....

Pelagia noctiluca 


domenica 30 novembre 2014

QUELLO CHE GLI ANTIVACCINISTI NON DICONO

Che cosa hanno fatto i vaccini?

Andate qui, una lettura veramente interessante per tutti, da condividere con i genitori!


Prima della scoperta del vaccino, i bambini affetti da poliomielite passavano anche un mese dentro il respiratore artificiale, e in pochi sopravvivevano 


E per chi pensa che il morbillo sia un piccolo morbo...andate qui e qui .
Il morbillo può causare complicazioni talvolta anche gravi specie nei bambini piccoli al di sotto dei due anni di età. Tra quelle più frequenti vi sono otiti e laringiti batteriche e la broncopolmonite che può essere sia batterica, sia dovuta al virus del morbillo che va a colpire i polmoni. Il rischio più temuto è invece l’encefalite che è l’infezione virale del sistema nervoso.


NESSUNA RELAZIONE TRA VACCINI E AUTISMO!!!!!! VACCINAR...SI

Fa discutere in queste ore la sentenza del Tribunale del lavoro di Milano che stabilisce che il Ministero della Salute dovrà risarcire con un assegno bimestrale un bambino affetto da una forma di autismo, causata - secondo il giudice - dal vaccino esavalente (contro tetano, epatite B, pertosse, difterite, Haemophilus influenzae B, poliomielite e tetano). La sentenza non è definitiva, perché il Ministero è ricorso in appello; il Ministro della Salute, Beatrice Lorenzin, ha definito la sentenza " un attentato alla salute pubblica".

COME FUNZIONA UN VACCINO:  L’uso di vaccini per prevenire le malattie infettive ha radici antiche e deriva dall’osservazione che le persone guarite da malattie infettive non si ammalano una seconda volta, anche se esposte al contagio. Questo succede perché gli agenti infettanti – virus o batteri - che causano le malattie infettive stimolano, da parte dell’organismo infettato, la produzione di anticorpi, cioè di proteine che si legano a particolari componenti dell’agente infettante, dette antigeni, e ne bloccano l’azione. Gli anticorpi generati dall’organismo mantengono nel tempo la capacità di riconoscere l’antigene che ne ha innescato la produzione e impediscono alla malattia di svilupparsi una seconda volta.
I vaccini sono uno strumento prodotto artificialmente per indurre nell’organismo la stessa immunità indotta da una malattia, senza che l’organismo ne sia infettato e si ammali. Tutto ciò si ottiene attraverso l’inoculazione di agenti patogeni morti o inattivati (cioè trattati in modo da non potersi moltiplicare nell’organismo e infettarlo) o di loro parti, che sono riconosciuti dall’organismo come agenti estranei (i già citati antigeni) e provocano la produzione di anticorpi contro l’antigene iniettato. 
Grazie alle vaccinazioni, molte malattie mortali o gravemente invalidanti – come il vaiolo, la difterite, la poliomielite – sono attualmente sconfitte e la mortalità infantile o le disabilità che ne derivano sono state drasticamente ridotte.vaccini salvano molte vite, sono il solo modo per proteggerci da malattie gravissime, molto raramente determinano effetti collaterali. Fra questi ultimi, ci sono reazioni allergiche anche gravi (in 1-2 casi su un milione), la febbre, a volte con convulsioni (1-2 casi su 10.000), e altre malattie altrettanto rare, che il Ministero riconosce e per le quali elargisce effettivamente dei risarcimenti, quando sono conseguenza di un vaccino. Proprio a causa degli effetti collaterali, al momento di somministrare qualunque vaccino, viene richiesto ai genitori se il bambino sia in perfetto stato di salute, ed è importante che la presenza di pur minimi malesseri, come un raffreddore o un disturbo intestinale, non venga sottovalutata. Ma l'autismo  non è tra gli effetti collaterali riconosciuti in seguito a vaccinazione riconosciuti, poichè la scienza ha smentito da tempo qualsiasi relazione fra vaccini e autismo, sia per quanto riguarda la vaccinazione esavalente, oggetto della sentenza milanese, sia per quella contro morbillo, parotite e rosolia, che è stata sotto i riflettori in altre occasioni. 

LA QUESTIONE DEL MERCURIO 

Ora, stando alla sentenza di Milano, il caso di autismo sarebbe stato determinato da “un disinfettante a base di mercurio”, presente nel vaccino esavalente Infanrix Hexa (contro tetano, epatite B, pertosse, difterite, Haemophilus influenzae B, poliomielite e tetano) somministrato nel 2006. Si tratterebbe, quindi, di un caso più unico che raro, dato che a partire dal  2000 dai vaccini è stato tolto il tiomersale (Thimerosal), il sale contenente mercurio e  usato come conservante (infatti il mercurio non compare nella scheda tecnica del farmaco). Ma se anche il lotto fosse stato contaminato, come ipotizzato dal giudice, tutta la comunità scientifica ribadisce che «la relazione fra questa sostanza e l'autismo non è mai emersa in nessuno studio» .
spacciatori di bufale 
La pericolosità del mercurio è nota e ben documentata in medicina, ma il Thimerosal è per la precisione etilmercurio. La molecola tossica derivata dal mercurio, invece, è il metilmercurio che con i vaccini non ha niente a che vedere!
Inoltre  il metilmercurio è tossico per accumulo (viene eliminato molto lentamente in decenni, dal nostro organismo), tanto da rendere potenzialmente pericoloso pure quello che viene ingerito tramite il pesce o i frutti di mare, oggi praticamente tutti contaminati da questa sostanza; l'etilmercurio invece è eliminato molto velocemente dall'organismo.
E' chiaro che il Thimerosal è stato studiato e provato prima di essere immesso nei vaccini e in studi su animali non ha causato nessun effetto avverso. Si tratta pur sempre di un composto tossico e potenzialmente anche gravemente tossico, ma il suo effetto è dose-dipendente e dipende pure dal tempo di esposizione.
La stessa vaccinazione su scala mondiale è una prova enorme di rischio praticamente nullo dei preparati contenenti Thimerosal, cosa comunque ribadita da ripetuti studi.

STORIA DI UNA FRODE

Le ricerche scientifiche hanno anche smentito il legame fra questa malattia e il vaccino trivalente contro morbillo, parotite e rosolia (Mpr). In questo caso, a ipotizzare un nesso era stato un articolo pubblicato dalla rivista "Lancet" nel 1998 dal medico inglese Andrew Wakefield, che riguardava 12 bambini. Lo studio fece scalpore e gli scienziati si misero subito al lavoro per verificare quelle affermazioni che, se confermate, avrebbero portato a rivedere le politiche vaccinali. Fortunatamente però le indagini successive smontarono l'ipotesi più allarmistica. Anzi, negli anni seguenti emerse che l'articolo di Wakefield conteneva dichiarazioni deliberatamente false e che il medico era stato profumatamente pagato da uno studio legale che assisteva le famiglie di alcuni dei bambini coinvolti nello studio, le quali avevano un interesse a dimostrare l'esistenza di un legame fra la vaccinazione Mpr e l'autismo. Molti dei colleghi che avevano firmato lo studio assieme a Wakefield fecero pubblica ammenda, ammettendo che «i dati presentati erano del tutto insufficienti a dimostrare che ci fosse un nesso causale fra la malattia e la vaccinazione». Nel 2010, un'indagine accertò che il medico aveva anche eseguito sui bambini procedure mediche invasive e dolorose, senza che fosse necessario e senza avere ottenuto l'autorizzazione da un comitato etico. Lancet ha ritrattato lo studio e Wakefield è stato radiato dall'Ordine dei medici.
In Finlandia è stato realizzato uno studio su 14 anni di vaccinazione antimorbillosa (3 milioni di dosi!) che ha concluso inequivocabilmente nello stesso modo di tutti gli altri studi: nessun caso di autismo.
Se volete notizie precise e dettagliate di tutta la vicenda andate qui, qui e qui.


COMPLOTTISMO

La vicenda della responsabilità del vaccino MMR nel causare autismo impartisce alcuni importanti insegnamenti. Prima di tutto eventi concomitanti nel tempo non sono necessariamente correlati in un rapporto di causa-effetto. Il fatto che il vaccino MMR venga somministrato di routine più o meno alla stessa età in cui viene identificato l’autismo rafforza il sospetto di un legame fra i due eventi, ma non prova che vi sia un nesso causale.
In secondo luogo, il legame MMR-autismo rivela brillantemente la natura autocorrettiva della scienza: come molte ipotesi scientifiche, quella della correlazione MMR-autismo – pur ragionevole quando fu inizialmente proposta - risultò essere scorretta e come tale dovrebbe essere riconosciuta. Tuttavia, in terzo luogo, la questione MMR-autismo illustra la perseveranza delle idee scorrette anche a fronte di convincenti evidenze del contrario.



Wakefield, infatti, ha continuato a tenere conferenze sull’autismo,  mantenendo  una propria credibilità grazie ad alcuni argomenti che nulla hanno a che fare con il rigore della scienza. Uno degli argomenti preferiti a difesa delle sue ipotesi è che la storia della scienza è punteggiata di episodi di rifiuto nei confronti di pionieri e delle loro scoperte, citando ad esempio Galileo, Lister (e le sue tecniche antisettiche), Pasteur e le sue teorie sui germi. E tuttavia i pionieri della scienza furono perseguitati in tempi in cui la scienza era molto meno riconosciuta e, in certi casi, le critiche alle loro idee provenivano da autorità religiose. In secondo luogo, la base del metodo scientifico è che l’onere della prova sia a carico di colui che pretende il riconoscimento delle sue teorie: le  idee di Galileo, Lister e Pasteur hanno superato le critiche perché la loro attendibilità scientifica può essere dimostrata.
Un altro argomento correlato sempre da parte di Wakefield è l’accusa di “complotti” a censura delle sue ipotesi: come possiamo escludere che le multinazionali del farmaco, le istituzioni ufficiali  o le associazioni professionali non siano coinvolte in qualche “mostruoso complotto” per tenere nascosta al pubblico la pericolosità dei loro prodotti (come il vaccino MMR)?
Tutto questo è assurdo perchè il miglioramento dello stato generale di salute della popolazione non è una minaccia per la professione medica e i medici acquisiscono credito curando le malattie, non causandole. Quando la polio è stata sconfitta, i polmoni d’acciaio sono diventati virtualmente obsoleti, ma nessuno si è opposto al progresso in nome dei cambiamenti che si sarebbero verificati negli ospedali, né i medici piangeranno – se mai ci arriveremo – dopo la sconfitta dell’autismo.
Eppure, nonostante le smentite della comunità scientifica e benché ad oggi nessuna nuova ricerca abbia riproposto in modo credibile il rischio di autismo in seguito alla vaccinazione MMR, l’ipotesi di Wakefield continua a destare allarme nella popolazione, inducendo una resistenza verso la vaccinazione trivalente MMR e, più in generale, sfiducia verso le vaccinazioni infantili in generale. Con danni non da poco: «In un solo colpo – afferma il “British Medical Journal” – Wakefield ha minato il programma di vaccinazione contro morbillo, parotite e rosolia del Regno Unito e, successivamente, nel mondo».
(http://www.superando.it/2009/12/23/lautismo-e-le-vaccinazioni/)

sabato 29 novembre 2014

DARWIN E LA TEORIA DELL' EVOLUZIONE

                           
                                 Charles Darwin from vanmig

OSSERVAZIONI SULLA TEORIA DI DARWIN: 

Darwin considerò anche un altro tipo di selezione, la selezione sessuale: in alcune specie la livrea molto vistosa dei maschi è motivo di scelta preferenziale da parte delle femmine che probabilmente associano all’aspetto sgargiante o imponente il concetto di buona salute e di forza. Questi aspetti dei maschi tendono pertanto ad essere selezionati all’eccesso fino a che non diventano un fattore di intralcio e vengono penalizzati dalla selezione naturale che ha sempre l’ultima parola (pensiamo ai palchi delle corna dei cervi che possono diventare così imponenti da rendere l’animale facile preda).


La teoria di Darwin è stata interpretata in vario modo e spesso arricchita da concetti che il naturalista inglese non poteva a quel tempo conoscere. Da studi iniziati negli anni trenta e quaranta del ventesimo secolo con il progredire della genetica e della genetica di popolazione ha origine la cosiddetta “sintesi moderna” ad opera soprattutto di Dobzhansky e Mayr. Il concetto darwiniano di selezione naturale perde il significato di sopravvivenza dell’individuo più adatto per assumere quello di aumento della frequenza di alcuni geni nel pool genico di una popolazione. Secondo i sostenitori della sintesi moderna l’evoluzione è molto graduale (ciò non è però confermato dai fossili). Importante è invece il concetto di “mutazioni neutre” di un gene (cioè né favorevoli, né sfavorevoli): tali mutazioni non sono eliminate e potranno essere usate proficuamente in seguito se appariranno altre mutazioni con cui entrare in sinergia per produrre caratteri più adatti.

Un'altra interpretazione della teoria di Darwin è quella degli equilibri punteggiati. In realtà Darwin stesso aveva scritto che: « Molte specie, dopo essere state formate, non sono mai andate incontro a ulteriori mutamenti ... ed i periodi, durante i quali le specie sono andate incontro a modificazioni, anche se lunghi misurati in anni, probabilmente sono stati brevi in confronto ai periodi in cui hanno mantenuto la stessa forma ». Nel 1972 i paleontologi Eldredge e Gould scrissero che i cambiamenti evolutivi avvengono in periodi di tempo relativamente brevi (ovviamente si tratta di tempi geologici) sotto l'impulso di forze selettive ambientali; questi periodi sarebbero intervallati da lunghi periodi di stabilità. Le prove paleontologiche confermano questa interpretazione del darwinismo. Si rinvengono pochi fossili intermedi rispetto a quelli di individui di specie ben definite nei lunghi periodi di stabilità.

giovedì 27 novembre 2014

LA SCIENZA DELLA STAZIONE SPAZIALE

http://oggiscienza.wordpress.com/2014/11/20/la-scienza-della-stazione-spaziale/

La ISS è principalmente un banco di prova per future missioni spaziali di lunga durata. A bordo si sviluppano nuove tecnologie e si testano gli effetti sul corpo umano della vita nello spazio, in vista di missioni oltre l’orbita terrestre. Sono moltissimi però gli studi che guardano verso il pianeta Terra e non solo verso Marte. Alcuni di questi sono raccolti in un video e una pubblicazione dal titolo inequivocabile: ISS Benefits for Humanity, dove si trovano storie di applicazioni terrestri delle ricerche svolte a bordo della ISS: dai bracci robotici in chirurgia, al miglioramento delle tecnologie per la depurazione dell’acqua nel Messico rurale.

Medicina – Molti fra gli esperimenti sono in ambito biologico e medico. Sempre sul sito dell’ASI leggiamo che “l’obiettivo strategico della ricerca spaziale nel settore delle scienze della vita è di consentire la vita umana nello spazio.”
Se per future missioni spaziali, magari su altri pianeti, è indispensabile studiare gli effetti della microgravità sul corpo umano  e comprendere i meccanismi di adattamento all’ambiente spaziale, altre ricerche hanno importanti ricadute per chi resta sulla Terra, come gli studi sul sistema immunitario e sui vaccini (ne avevamo parlato qui e qui), oppure il progresso della telemedicina, che può essere sfruttata sia da chi vive nello spazio, sia da chi abita in zone isolate della Terra.
Sulla ISS, gli organismi viventi sono sottoposti a tre condizioni anomale: microgravità, isolamento e un maggior livello di radiazioni cosmiche. Questo ambiente offre una possibilità unica per studiare problematiche mediche relative a malattie legate all’età o all’immobilità. Molte ricerche sono focalizzate su malattie cardiovascolari, problemi di ossa e cartilagini, o atrofia muscolare, visto che nello spazio i muscoli tendono a perdere peso, costringendo gli astronauti a un costante esercizio fisico. Anche gli aspetti psicologici sono tenuti sotto costante osservazione, come pure l’influenza che ha sui ritmi circadiani la vista di 16 albe e 16 tramonti ogni giorno.

Fisica - La stazione spaziale è un laboratorio privilegiato anche per molti esperimenti di fluidodimamica, fisica delle particelle, astrofisica e cosmologia. Grosse aspettative vengono da Alpha Magnetic Spectrometer, un rivelatore di particelle di 7 tonnellate portato tre anni fa a bordo della ISS per cercare antimateria e materia oscura misurando con grande precisione la composizione dei raggi cosmici 
Gli studi di fisica dei fluidi sfruttano i vantaggi della microgravità per mescolare i fluidi senza tenere conto del loro peso, riuscendo quindi a studiare cocktail impossibili da creare sula Terra. Utilizzando l’assenza di peso e le temperature bassissime all’esterno della stazione, si cerca inoltre di capire qualcosa di più sui superconduttori, mentre la presenza a bordo di una fornace in grado di raggiungere i 1400°C permette di studiare la solidificazione dei metalli in condizioni di microgravità, con risultati che potrebbero essere utili per realizzare leghe di alluminio sempre più efficienti.

Osservazioni – Guardando al di fuori della stazione spaziale si osserva lo spazio, ma anche la Terra. Gli astronauti raccolgono dati climatici e ambientali, e sono testimoni privilegiati di eventi come eruzioni vulcaniche o terremoti. Anche in questo caso la presenza di un equipaggio è un grande vantaggio, poiché garantisce la flessibilità necessaria per l’osservazione di avvenimenti inattesi. Dalla ISS si guardano anche pascoli e aree coltivate con ISSAC (ISS Agricultural Camera), le cui immagini arrivano in pochi giorni  agli agricoltori, aiutandoli nella gestione dei campi e nella pianificazione delle irrigazioni e della somministrazione di fertilizzanti e pesticidi.

Tra le innovazioni che l'astronauta Cristoforetti ha a bordo della ISS c'è POP3D, unaprinter portatile made in Italy realizzata da Altran e Thales Alenia Space. Servirà a stampare pezzi di ricambio direttamente sull'International Space Station senza la necessità di ricevere rifornimenti dall'esterno.
Infatti dobbiamo pensare agli astronauti che lavorano per lunghi periodi all’interno dell’International Space Station come agli “inquilini” di  casa orbitante, i cui “arredi” e i cui “pezzi di ricambio” devono necessariamente arrivare dalla Terra.
Portare oggetti su uno spazio, orbitale, come la ISS, ed oltre, come un possibile futuro viaggio su Marte,  è un’operazione complessa e con costi elevati. Lo sanno bene i tecnici e gli ingegneri di Thales Alenia Space, che in questi anni hanno contribuito allo sviluppo di oltre il 50 per cento del volume pressurizzato (ovvero “vivibile”) della Stazione e ai diversi sistemi di trasporto spaziale che portano i rifornimenti in orbita: dai moduli MPLM imbarcati sullo Shuttle in passato, ai grandi Tir dello spazio di oggi (ATV e PCM-Cygnus).

Per questo qualsiasi tecnologia che permetta di ridurre i volumi e il peso dei viaggi logistici al lancio, o addirittura di produrre direttamente sulla Stazione qualche componente, avrà un valore enorme per le attività spaziali. Che diventa tanto più grande nel caso di un viaggio più lungo, per esempio verso Marte.
In questo caso infatti il “rifornimento” di parti di ricambio sarebbe impossibile e tutto il necessario dovrebbe essere previsto in anticipo e caricato a bordo. Con un oggetto come POP3D invece l’astronauta potrebbe portare con sé solamente materia prima e fabbricare le parti necessarie al momento del bisogno.

lunedì 24 novembre 2014

BIOGRAFIA DI DARWIN- DOCUMENTARIO

Documentario del 2006 sull'evoluzione delle specie e sul naturalista che ha sconvolto le precedenti teorie sull'evoluzione.
Esso fa parte di  "Ulisse - Il piacere della scoperta", un programma televisivo documentaristico ideato da Piero Angela ed Alberto Angela, e condotto da quest'ultimo, in onda dal 2000 su Rai 3.


                           

domenica 23 novembre 2014

UN' ITALIANA NELLO SPAZIO: SAMANTHA CRISTOFOLETTI


                                  
                                        
                                                         Rai Replay 3, docufilm: "la donna delle stelle"
                    
La piattaforma di lancio si trova nella storica base spaziale di Bajkonur, nel Kazakhstan, da cui partì il primo uomo nello spazio, Jurij Gagarin. E da dove venne lanciata, nel 1963, anche la prima donna, Valentina Tereskhova. Da lì, oggi, quando in Italia saranno le 21,59, un razzo Sojuz porterà in orbita il Capitano Samantha Cristoforetti, prima astronauta italiana dell’Agenzia spaziale europea. 
Trentasette anni, pilota dell’Aeronautica Militare e astronauta dal 2009, trentina di origine, Samantha si appresta a prendere posto sul sedile di sinistra: «È quello dell’ingegnere dei sistemi e di co-pilota - ci ha raccontato -. Il mio ruolo è supportare il comandante durante il lancio e l’avvicinamento alla Stazione, che durerà sei ore, dopo quattro orbite. Al centro ci sarà il comandante, il russo Anton Shkaplerov, e a destra l’ingegnere di bordo della Nasa, Terry Virts». 
«Abbiamo già simulato tutte le operazioni del lancio - aggiunge - quando abbiamo fatto parte dell’equipaggio di riserva della missione partita a maggio e quando abbiamo accompagnato l’equipaggio fino alla rampa. Insomma, siamo davvero pronti, e non vediamo l’ora di partire». 

La Soyuz per arrivare alla ISS
 Le ultime settimane prima del lancio le ha trascorse ad addestrarsi per il lancio: «Trascorreremo sei mesi in orbita e solo poche ore nella Sojuz, cioè per il lancio e per il ritorno a Terra. Eppure gran parte dell’addestramento è dedicato a queste  due fasi, perché sono i momenti più dinamici e potenzialmente pericolosi. Con il comandante ho trascorso molte ore a settimana nel simulatore Sojuz. Abbiamo ripetuto più volte le procedure principali e abbiamo affrontato assieme le molteplici avarie che il nostro istruttore inseriva per farci operare negli scenari più diversi, anche d’emergenza». 
 E così coronerà il suo sogno di bambina: «Il fatto è che per diventare astronauta non c’è un percorso diretto: ero appassionata di tecnologia e di scienza, per cui dopo il diploma ho studiato ingegneria aerospaziale, mi sono appassionata al volo e sono diventata pilota militare. Queste esperienze mi hanno poi indirizzata verso la possibilità di realizzare il sogno di sempre».  
 Ora la felicità lascia un po’ di spazio anche all’orgoglio: «Soprattutto perché questa è una grande impresa italiana. Gli elementi pressurizzati in cui vivono gli astronauti sono in gran parte made in Italy e un grande contributo durante la fase di costruzione è stato dato dagli Mplm, i moduli logistici forniti dall’Asi, l’Agenzia spaziale italiana. E la mia missione, Futura, è il frutto di quell’impegno della nostra agenzia spaziale e della nostra industria».  

ISS

Durante i sei mesi in orbita lavorerà su diversi esperimenti: «Sì, dallo studio dell’equilibrio all’utilizzo di nanotecnologie per contrastare la decalcificazione delle ossa, dall’insufficienza venosa alle stampanti 3D, dai problemi del sonno a sistemi innovativi di monitoraggio della salute».

http://www.lastampa.it/2014/11/22/scienza/samantha-cristoforetti-pronta-al-decollo-domenica-il-sogno-diventa-realt-ufaJxxXQSm49hI5vBLlEUJ/pagina.html

CAPILLARITA'

La capillarità è un fenomeno che permette all'acqua di salire in tubicini molto sottili. Questo fenomeno è spiegato dall'esistenza di forze di attrazione tra le molecole dell'acqua e le pareti del tubicino: tali forze sono dette forze di adesione.
Anche tra una molecola d'acqua e l'altra esistono forze di attrazione dette forze di coesione. Quando l'acqua è contenuta in un tubo dal diametro grande, il numero delle molecole d'acqua a contatto con il vetro è relativamente piccolo. Quando invece si tratta di un tubo capillare, il numero di molecole dell'acqua a contatto con il vetro è molto piu' grande, quindi prevalgono le forze di adesione sulle forze di coesione. L'acqua sale per un certo tratto lungo il tubo di vetro, mentre la superficie del liquido non si presenta piana ma curva, con la concavita'  verso l'alto. 



Nel caso dell'acqua  la superficie libera del liquido ha la forma di menisco concavo, ma esistono liquidi come il mercurio, che "non bagnano la parete", in cui la superficie libera ha la forma di menisco convesso.


Incontriamo la capillarità nella vita di ogni giorno quando, ad esempio, inzuppiamo un biscotto nel tè, quando uno straccio o una spugna assorbono l'acqua oppure quando vediamo l'umidità risalire dal terreno lungo i muri di una casa.
Le piante sfruttano questo tendenza, la capillarità, per portare l'acqua dalle radici fino alle foglie.

sezione di vasi legnosi (linfa grezza)

giovedì 20 novembre 2014

IL FILM PIU' PICCOLO DEL MONDO

Ricercatori di IBM hanno creato nel 2013 un film i cui protagonisti sono degli atomi. Intitolato "A Boy and His Atom" questa piccolissima opera di animazione costituisce un nuovo record assoluto, ed è costituito da circa 250 immagini che si susseguono con una tecnica grossomodo assimilabile a quella dell'animazione a passo uno, o stop motion.

               

"Controllare, posizionare e formare gli atomi per creare un video a livello atomico è una disciplina precisa e del tutto nuova", ha commentato Andreas Heinrich (IBM Research). Per rendere possibile questa curiosa e strabiliante opera è stato usato un microscopio a effetto tunnel ( STM, scanning tunneling microscope) realizzato dalla stessa IBM, che permette appunto di "vedere" gli atomi, ingranditi di circa 100 milioni di volte. Esso possiede una punta che scorre sulla superficie da esaminare e la sua posizione posizione viene registrata in ogni momento. Questo permette di avere una posizione in rilievo della superficie ( andate qui per vedere alcune immagini).
Per ogni "scena" creata è stato poi realizzato uno dei fotogrammi che avrebbe costituito il video finale.
Anche se il filmato ha un intento divulgativo nasce da un risultato importante dell'IBM, che grazie all'abilità di muovere gli atomi ha realizzato nel 2012 la più piccola memoria magnetica del mondo fatta di soli 12 atomi e che costituisce le fondamenta per la realizzazione del computer quantistico. I computer quantistici saranno in grado un giorno di occuparsi in un lampo di operazioni che oggi richiedono anni.

http://www.tomshw.it/cont/news/ibm-gira-il-primo-film-atomico-della-storia-effetti-da-oscar/45329/1.html

GLI ATOMI SI VEDONO?


Questa foto somiglia a un nido d'ape visto con una lente di ingrandimento. In realtà in questo caso la lente, o meglio l'occhio, è la punta nanoscopica di un microscopio a forza atomica, e il nido d'ape è una molecola di  nanografene. In questo modo gli scienziati guidati da Leo Gross dell' Ibm Research – Zurich, sono riusciti a vedere l'invisibile: i singoli legami chimici che tengono insieme gli atomi, apprezzandone le differenze di forza e lunghezza. Un traguardo, come spiegano i riceratori su Science del 14 settembre 2012.




Ecco altre immagini di atomi trovate in rete, ottenute  con il microscopio effetto tunnel.
atomi di silicone, organizzati in cristalli



blu nichel

atomi di cobalto azzurri su superficie di rame 
superficie della grafite, coni chiari sono atomi di carbonio 

mercoledì 19 novembre 2014

LEGAMI AD IDROGENO E CARATTERISTICHE DELL'ACQUA




L’acqua ha proprietà fisiche e chimiche molto particolari che ne fanno il liquido  il liquido "biologico" per eccellenza. E allora, esaminiamo alcune di queste "stranezze", dovuta alla presenza di legami di idrogeno tra le molecole 

L’acqua è liquida nell’intervallo di temperatura in cui avvengono tutti i più importanti processi biologici.

 A differenza della maggior parte delle altre sostanze, l’acqua liquida ha densità maggiore dell’acqua solida, il ghiaccio. Tutto ciò ha profonde implicazioni ecologiche.


L'acqua sotto lo strato superficiale di ghiaccio rimane perciò abbastanza calda da permettere la vita delle piante e degli animali acquatici.



L’acqua è un ottimo solvente per soluti polari e ionici. Forma legami idrogeno con altre molecole di acqua e con altre molecole polari, e quindi può sciogliere sostanze attraverso tali interazioni.

Molecole di acqua circondano lo ione sodio

Anche il glucosio è una molecola che presenta delle regioni polari e quindi è solubile in acqua ( il simile scioglie il suo simile)
modellino di molecola di glucosio

La presenza di legami idrogeno porta ad un’elevata temperatura di ebollizione.

L’acqua ha una capacità termica alta rispetto a quella della terra e dell’atmosfera. Questo significa che è necessario molto più calore per aumentare di 1 grado la temperatura di una determinata massa di acqua rispetto alla stessa massa di terra. Tale comportamento è dovuto alla rete di legami idrogeno esistenti tra le sue molecole.
Dal punto di vista ambientale, la capacità dell’acqua di assorbire molto calore senza un forte aumento della temperatura influenza fortemente il clima sulla Terra. Le grandi masse di acqua (laghi, fiumi, oceani) assorbono o cedono grandi quantità di calore con piccole variazioni di temperatura, e questo rende il clima delle regioni circostanti più temperato e la temperatura più stabile rispetto alle zone più interne.

L'acqua possiede una elevata "tensione superficiale", determinata proprio  dalle forti interazioni intermolecolari dovute ai legami idrogeno. La tensione superficiale di un liquido è dovuta alla diversa attrazione che una molecola subisce da parte di altre molecole vicine a seconda che si trovi nella massa di un liquido o sulla sua superficie, come è schematizzato nella figura.
Il fatto che la tensione superficiale dell'acqua sia molto elevata, favorisce la sua capacità di muoversi in capillari sottili e in materiali porosi (capillarità). E cosa sono le minuscole vene che giungono fino alle pieghe più riposte del nostro corpo se non capillari  sottili (li chiamiamo infatti capillari sanguigni)? E cosa sono le membrane cellulari se non setti porosi in grado di far passare certe sostanze e non altre?
Per abbassare l’alta tensione superficiale dell’acqua, che inibirebbe alcune funzioni, gli organismi viventi producono opportuni composti, detti tensioattivi, simili ai detergenti. Nei polmoni, per ridurre il lavoro necessario ad aprire gli spazi alveolari e permettere una buona respirazione, le cellule alveolari secernono un tipo particolare di tensioattivo, un fosfolipide.