mercoledì 14 agosto 2013

JENNER E LA VACCINAZIONE


Vaccinazioni obbligatorie e vaccinazioni volontarie.... contro  epatite, poliomielite, tetano, pertosse, contro la rosolia.... ma anche contro colera, tifo, febbre gialla.... un mondo di vaccinazioni.
Ma sarà meglio cominciare dalla origine della parola" vaccino": essa nasce non come nome, ma come aggettivo. Si dice latte (o formaggio) vaccino, cioè di vacca, di mucca. Così come si dice formaggio pecorino, se fatto con latte di pecora,  o formaggio caprino, se fatto con latte di capra.
Ma cosa c'entrano le mucche con la protezione da molte malattie??
Lady M.W. Montagu
Bisogna tornare indietro al 1718, quando Lady Mary Wortley Montagu, bella, affascinante e colta nobildonna inglese, moglie dell'ambasciatore inglese a Istanbul (un tempo Bisanzio, poi Costantinopoli) rientra in Gran Bretagna e descrive la pratica che usano i Turchi Ottomani per difendersi dal vaiolo.
pustole vaiolose
Il vaiolo era in quel tempo una delle tante malattie da cui non si sapeva come difendersi.
Anzi non si sapeva nemmeno quali ne fossero le cause, nemmeno se fossero esterne o interne all'organismo. ( oggi sappiamo che la malattia è causata da un virus )
Si sapeva che avveniva per contagio e nel caso del vaiolo  per mezzo del liquido contenuto nelle pustole di cui si ricopre tutta la pelle.
Il vaiolo è (anzi, era, adesso non esiste più) una malattia molto grave, con febbre altissima, pustole sulla pelle malattia spesso mortale. Nel XVIII secolo si stima che morissero di vaiolo 400.000 europei ogni anno! E chi sopravviveva portava per tutta la vita le cicatrici delle pustole.
Si sapeva anche che alcune malattie si contraggono una volta sola, poi si diventa immuni; fra queste anche il vaiolo.
Ed ecco la tecnica degli ottomani: a volte capita una persona ammalata di vaiolo, ma in forma più leggera del solito... è una ottima occasione: basta pungere le pustole e poi pungere se stessi, in pratica, diremmo adesso, infettarsi volontariamente.
Attenzione: questa non è una vera vaccinazione, si contrae veramente il vaiolo, ma se tutto va bene, nella forma "leggera" e quasi sempre si sopravvive.
Una pratica quindi pericolosa, ma che garantisce poi l'immunità.
La pratica, descritta da Lady Mary viene adottata in Inghilterra e poi in tutta la Gran Bretagna, nonostante la sua pericolosità.
Una cinquantina di anni dopo, tra i medici che utilizzavano questa “immunizzazione con rischio” c'è anche Edward Jenner. 
Dal 1773 Jenner, (che da giovane aveva contratto il vaiolo, ma, seppure molto indebolito, era sopravvissuto.) è medico di campagna a Berkeley
Jenner non si limita ad applicare la tecnica conosciuta, salvando sicuramente molte persone dal contagio e uccidendone alcune altre, sfortunate), ma cerca anche di capire come la malattia si diffonda e quali siano le persone più esposte.
Non arriva a molto.... rileva solo una cosa stranissima: le addette alla mungitura delle mucche non si ammalano mai, assolutamente, non risulta nessun caso.
Perché??
Esiste una malattia, chiamata vaiolo bovino, che colpisce prevalentemente i bovini, ma talvolta anche gli uomini, in particolare quelli che lavorano a contatto con il bestiame.
In qualche modo, chi si è ammalato di questa malattia (che non è pericolosa e assolutamente non mortale) risulta immune al temutissimo vaiolo.
Così diventa molto più comodo inoculare nei pazienti il contenuto delle pustole di vaiolo bovino, prelevato da un malato di questa malattia.
La prima vaccinazione con questo sistema viene praticata su un bambino il 16 marzo 1798, con i risultati sperati. Sei settimane più tardi Jenner infettò il bambino con il virus del vaiolo umano: il bambino non contrasse la malattia.
Per la verità, lo stesso giorno Jenner sperimenta, su un altro bambino, anche un vaccino ottenuto da un’altra forma di vaiolo, che colpiva i cavalli….. in questo caso il nome vaccino sarebbe proprio sbagliato.
Questo secondo esperimento non ha per nulla successo e il bambino muore.
Ai nostri occhi  (più di 200 anni dopo) questa idea di sperimentare vaccini sui bambini appare proprio come un comportamento assurdo e crudele, ma a quel tempo il pericolo era così forte e la probabilità (esperimento o no) di ammalarsi e morire era così alta, che il rischio era sempre considerato accettabile.
Possiamo pensare che si sentissero in guerra contro le malattie e come  in guerra ci si doveva  abituare  al rischio e anche al fatto che in ogni caso alcuni  morissero.
La guerra contro in vaiolo è stata vinta completamente. In dieci anni, diffusa la vaccinazione, i morti calano a un centesimo di quanti erano prima..
Napoleone rende obbligatoria la vaccinazione per tutto l’esercito.
Negli anni dal 1958 al 1977 la vaccinazione obbligatoria viene estesa anche al terzo mondo…. L’ultimo caso registrato è del 1977, in Somalia. 
Attualmente la malattia non esiste più, un successo grandioso.
3 (continua)

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